Il reportage di Paolo Manna su Ba&Ba 2021

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Quel filo sottile che collega l’evoluzione di Ba&Ba al Master sui territori del Nebbiolo e ai seminari sui vitigni autoctoni del Piemonte. Occasioni per conoscere, attraverso il vino, le peculiarità e il carattere del nostro territorio, ma anche per discutere argomenti di importante attualità, come i cambiamenti climatici.

Grazie Paolo Manna per averlo colto, su langheroeromonferrato.net.

Ba&Ba – Barolo & Barbaresco è un evento unico nel suo genere in Italia, giunto nel 2021 all’edizione numero 23.

In occasione dell’evento, AIS Piemonte invita l’élite delle Langhe a presentare l’ultima annata di Barolo e Barbaresco. Nel 2020 Ba&Ba si svolse secondo il nuovo format [R]evolution, progettato e implementato per accogliere i produttori e il pubblico in totale sicurezza e nel pieno rispetto delle norme anti Covid – 19. Ba&Ba [R]evolution 2021 ha ricevuto ancora più elogi dell’edizione dell’anno precedente, confermando il successo dell’evoluzione creativa dell’evento enologico più atteso in Piemonte.

Dal 24 al 30 ottobre la Sede AIS Piemonte a Torino ha ospitato sette giorni di degustazioni no-stop delle annate 2017 di Barolo, 2018 di Barbaresco e l’anteprima delle riserve. Non sono mancati i tradizionali ed esclusivi atelier “I Momenti di BA&BA”, dedicati ai cru, alle grandi annate e ai personaggi che hanno reso memorabile la tradizione enologica del Piemonte.

Come nella passata edizione, Ba&Ba [R]evolution ha ospitato ogni giorno 100 partecipanti, ciascuno dotato di una postazione di degustazione completa. Ciascuno degli oltre cento produttori, suddivisi nelle 7 giornate, ha avuto a disposizione 15 minuti per raccontare i vini proposti e la propria azienda, introdotti al pubblico da Fabio Gallo, Presidente AIS Piemonte e Mauro Carosso, Consigliere Nazionale, Delegato AIS Torino e Responsabile dell’area didattica del Piemonte.

Il servizio in sala, caratterizzato dalla proverbiale elevata professionalità, a cura dei sommelier AIS Piemonte, coordinati dal Direttore di sede Giancarlo Lercara e da Romano Albano.

Le opinioni raccolte presso i partecipanti confermano che il nuovo format piace moltissimo, principalmente perché i vini possono essere degustati in tutta calma e prestando la dovuta attenzione, e per la presenza del produttore, il cui racconto fa la differenza.

Abbiamo partecipato a un paio di serate e possiamo confermare che la formula “Ba&Ba [R]evolution consente un rapporto pieno e diretto con il Barolo e il Barbaresco, grazie allo spazio a disposizione per degustare in pieno comfort, alla chance di ascoltare il racconto della nascita e dell’affinamento del vino dalla viva voce del produttore e, infine, alle perfette temperature di servizio, assicurate dai sommelier AIS, che permettono di apprezzare in pieno le sfumature aromatiche e di gusto dei pregiati vini langaroli.

“Ba&Ba[R]evolution è un format che richiede un cambio di paradigma rispetto al vecchio banco di degustazione e di conseguenza si rivolge principalmente a un target differente, più “formato” e avvezzo a un contesto professionale” commenta Fabio Gallo Presidente di AIS Piemonte. Domandiamo al Presidente se del precedente format potrebbe essere recuperata l’apertura ai semplici curiosi e ai potenziali futuri appassionati. “Sicuramente è un passaggio che richiederà del tempo – dopo tutto siamo solo alla seconda edizione – e forse sì, anche un’alternativa che pur mantenendo alta la qualità possa accogliere un pubblico curioso e meno preparato. Ci penseremo”.

Oltre all’organizzazione dei corsi per il conseguimento del diploma di Sommelier, da spendere alla ricerca della professione, AIS Piemonte da sempre svolge paziente opera di diffusione della cultura enologica e investe nell’offerta di spazi di approfondimento enologico, tecnico ma soprattutto culturale, dedicati agli appassionati e ai sommelier che vogliono specializzarsi.

L’evoluzione organizzativa impressa due anni fa a Ba&BA si situa sul percorso che ha condotto i sommelier piemontesi a organizzare le prime edizioni del Master sui territori del Nebbiolo, vitigno principe nazionale, e dei seminari sui vitigni autoctoni e tipici del Piemonte, con un focus specifico dedicato ai vitigni rari del territorio regionale. In queste occasioni, oltre agli approfondimenti tecnici, ampelografici e sensoriali, ampio spazio è dedicato alla storia dei vini regionali e alle reciproche relazioni culturali con i territori di riferimento.

Il successo di Ba&Ba [R]evolution non potrebbe esistere senza vini di altissima qualità, e l’edizione 2021 non sfugge alla regola.

“L’annata 2017 del Barolo si caratterizza per la grande piacevolezza, i vini sono eleganti e proporzionati nella struttura. L’esperienza maturata negli ultimi anni ha permesso ai produttori di gestire bene un’annata definita calda” ci dice Mauro Carosso, delegato AIS di Torino e Consigliere nazionale AIS Italia. “Il 2018 per il Barbaresco si presenta come annata classica, con vini di notevole espressività olfattiva e grande bevibilità, di ottimo equilibrio e intensa persistenza” conclude Carosso.

Anche a Ba&Ba si è discusso dell’argomento del momento, i cambiamenti climatici. Più di un produttore ha toccato l’argomento, testimoniando che, fino ad ora, i vini delle Langhe hanno goduto degli aspetti favorevoli, in particolare la migliore qualità delle uve, meno attaccate dai parassiti, e dallo sviluppo delle stagioni estive che, quando avviene in maniera graduale e si accompagna al rialzo delle temperature all’interno di un lungo periodo di bel tempo stabile, favorisce la perfetta maturazione delle uve. Se il caldo, come spesso accade negli ultimi anni, prosegue per tutto settembre e un pezzo di ottobre, con ampie escursioni termiche, è molto probabile che i parametri al tempo della vendemmia siano molto buoni se non eccellenti.

I produttori hanno imparato, oltre a ben sfruttare le positività, anche a gestire le nuove situazioni climatiche, in particolare quando il caldo risulta eccessivo. Oltre a quanto già riferito da Mauro Carosso, ampia parte della critica enologica internazionale loda queste capacità dei produttori di Langa. Antonio Galloni di Vinous, una delle più importanti riviste specializzate internazionali, in riferimento all’annata 2017 del Barolo si interroga sui motivi della scarsa presenza nei vini di Langa delle tipiche caratteristiche delle annate torride, trovando la risposta nella vasta esperienza che i produttori hanno acquisito nel fronteggiare i cambiamenti climatici.

Le osservazioni di Galloni riguardano l’eliminare il fogliame il meno possibile e lasciare un po’ più di raccolto sulla vite, per aiutare a ritardare la maturazione e a mantenere gli acidi vividi. Diversi coltivatori hanno anche parlato ad Antonio Galloni degli effetti positivi delle reti antigrandine nel proteggere i frutti anche dall’intensa luce solare. La rete antigrandine non è molto utilizzata in Piemonte, ma probabilmente il suo uso potrebbe intensificarsi in futuro.

(foto di Gabriele Daccardi)

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